Due opere verdiane fra le più popolari, ma anche Mozart, Puccini, Wagner, Donizetti ed un raro Bernstein
Parte ai primi di novembre la Stagione lirica 2024/2025 del Teatro Verdi di Trieste, con un inedito allestimento de La traviata di Verdi. E' uno spettacolo d'apertura che prevede la regia di Arnaud Bernard e la direzione di Enrico Calesso, suo direttore musicale stabile.
Due i cast differenti, che vedranno alternarsi i soprani Maria Grazia Schiavo e Francesca Sassu, i tenori Antonio Poli e Klodian Kaçani, i baritoni Roberto Frontali e Federico Longhi.
Poi, a cavallo tra novembre e dicembre, come da consolidata tradizione, l'appuntamento con la grande danza: questa volta si vedrà in scena al Verdi il Don Quixote di Minkus affidato ai solisti ed al Corpo di Ballo del Teatro Nazionale di Lubiana, forte della coreografia di Denis Matvienko. A dirigere l'Orchestra del Verdi sarà il maestro Ayrton Desimpelaere.
Un Mozart spensierato, un Puccini assai cupo
Il compito d'aprire il 2025 andrà a Die Entführung aus dem Serail. Vedremo lo singspiel di Mozart concertato e diretto da Beatrice Venezi; scene, costumi e regia sono di Ivan Stefanutti; interpreti principali Anna Aglatova (Kostanze), Ruzil Gatin (Belmonte) e Andrea Silvestrelli (Osmin).
Tra febbraio e marzo, riprendendo l'allestimento andato in scena nel luglio scorso al Comunale di Bologna, giunge a Trieste l'intero Trittico di Puccini, composto da Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi. Sul podio salirà Francesco Ivan Ciampa, la regia resta ovviamente quella molto forte, a tratti apocalittica di Pier Francesco Maestrini. Domina i tre cast la costante presenza del baritono Roman Burdenko; troveremo fra gli altri Olga Maslova, Mikheil Sheshabberidze, Anastasia Bartoli.
L'apice del Romanticismo, fra Donizetti e il giovane Wagner
In scena a marzo 2025, fa ritorno al Teatro Verdi, un paio di decenni dopo dall'ultima apparizone, l'opera Der Fliegende Holländer di Wagner. Si tratta di un nuovo allestimento imperniato sulla regia di Henning Brockhaus e che poggerà sulla bacchetta di Enrico Calesso. Protagonisti saranno James Rutherford (l'Holländer ), Eena Batoukova (Senta), Clay Hilley (Erik) e Albert Dohmen (Daland).
Passando da una romantische oper ad una vetta del belcanto italiano – pur restando sempre in ambito pienamente romantico - sarà presentata ad aprile la Lucia di Lammermoor di Donizetti, opera di pochi anni anteriore al lavoro wagneriano. La potremo godere nell'allestimento apparso nel 2023 all'Opera di Las Palmas de Gran Canaria, vedendo esibirsi due star di questo genere quali Jessica Pratt e Stefan Pop - Lucia e Edgardo - posti sotto la guida musicale di Daniel Oren. Lord Enrico sarà Maxim Lisin, Raimondo Carlo Lepore.
Due opere per Daniel Oren
Ritroveremo nuovamente Oren sul podio triestino nel mese di maggio, quando sarà chiamato a dirigere il verdiano Rigoletto in una ripresa d'uno spettacolo di qualche anno fa; stavolta però la regia sarà di Vivien Hewitt. Il title role cadrà sulle spalle di Amartuvshin Enkebath, Gilda sarà Enkeleda Kamani, il Duca Galeano Salas. Quanto a Maddalena e Sparafucile, saranno resi rispettivamente da Martina Belli e Carlo Striuli.
E per finire, musical
Titolo invero assai raro sulle nostre scene, il musical - oppure operetta comica, se più vi aggrada - Candide del direttore e compositore Leonard Bernstein chiuderà a giugno la stagione lirica triestina, grazie ad una coproduzione con il Comunale di Bologna dove approderà nel mese successivo. Le scene saranno quelle di Alessandro Camera, la regia di Renato Zanella, la direzione musicale di Kevin Rhodes. Il cast sarà reso noto più avanti.
TEATRO VERDI - Trieste
La stagione 2024/2025